L'insorgere delle problematiche ambientali risale probabilmente -ed in estrema semplificazione- al momento in cui nella coscienza collettiva il legame tra fruizione delle risorse ed esternalità passa da relazione puramente casuale a relazione sistemica, ovvero quando ci si rende conto che la depauperazione dell'ambiente si riflette negativamente sulla sua fruibilità futura. Ciò corrisponde al passaggio da una visione dell'ambiente come accettore indifferente e di ultima istanza del sistema produttivo a sistema attivo caratterizzato da relazioni complesse e relativi feed-back. La chiusura del triangolo, ovvero il passaggio dalla situazione (a) alla situazione (b) ha evidentemente notevoli ripercussioni a diversi livelli. In senso positivo, esso implica la produzione e l'organizzazione di un corpus scientifico in grado di descrivere, interpretare e predire gli innumerevoli modi in cui la fruizione delle risorse deteriora irreversibilmente l'ambiente (il modello scientifico). La condivisione di questo modello oltre la comunità scientifica passa necessariamente attraverso forme di comunicazione che permettono agli attori la presa di coscienza a livello sociale del problema ambientale. Gli attori sono identificabili in termini di bisogni ed aspirazioni che, in base alla propria legittimazione istituzionale, essi traducono in obiettivi, strategie e strumenti di intervento attivi.